lunedì 4 gennaio 2016

"Una foresta"


Una mamma “sola” vuole rassicurare il
proprio bambino sull’affetto e la sicurezza
 ritrovati nella Comunità che li ha accolti,
tanto da poterlo affidare ad essa
durante la sua assenza per malattia,
nella certezza che l’affetto
tra loro non sarebbe mutato.   

In una foresta lontano lontano, viveva una famiglia di cerbiatti: mamma, papà e Jim, il loro piccolo.

Purtroppo in quel periodo stavano attraversando un momento di grande difficoltà. Un giorno, il papà andò a cercare da mangiare per il suo piccolo nel bosco incantato, ma quello fu un brutto giorno perchè non potè più tornare dal suo cucciolo.

La mamma era molto malata, tanto da doversi allontanare da casa per alcuni giorni, per essere curata in ospedale.
Il suo piccolo non capiva cosa stava accadendo. Si sentiva tanto solo e piangeva dal mattino alla sera.

Un giorno decise di andare a passeggiare nella foresta tutto solo, forse sperava di incontrare la sua mamma o il suo papà, finchè non sentì una voce che si rivolse a lui chiedendo: ”Chi sei?”

“Mi chiamo Jim.”, rispose.

“Ciao Jim, io sono Billy, lo scoiattolo. Mi ricordo di te! Ti ho conosciuto quando eri piccolino. Dove vai tutto solo? Ti va se ti faccio compagnia?”

“Grazie, ma quello che vorrei veramente è la mia mamma. Da tanti giorni è in ospedale e il papà non torna dal bosco incantato, da ormai un anno.”, disse Jim piangendo.

“Vedrai che la tua mamma torna presto. Non ti devi preoccupare. Sono sicuro che lei ti vuole bene. Devi avere pazienza e tanta fede.”, lo incoraggiò, lo scoiattolo Billy.

“Ho paura che anche lei non torni più…mi mancano tanto.”, ribadì Jim.

“La mamma ti vuole bene- ripetè Billy- e tornerà appena sarà guarita.
Tu non sei solo: hai tanti amici che ti vogliono aiutare e ti staranno vicino.”

Mentre Billy stava dicendo queste parole, tutti gli animali della foresta, che avevano promesso alla mamma di prendersi cura del suo piccolo, cominciarono ad avvicinarsi in silenzio fino a formare un grande cerchio tutto intorno a Jim.
Jim era felice di avere tanti amici, ma la tristezza per la mancanza della mamma non diminuiva.

Stava sempre con loro, ma a volte capitava che Jim preferisse stare da solo con i suoi pensieri, non voleva la compagnia di nessuno e ripensava alla sua mamma.

Nel frattempo anche la mamma non smetteva un attimo di pensare al proprio piccolo.

Arrivò finalmente il giorno in cui la mamma tornò a casa.
Il piccolo Jim era felicissimo!

I tanti amici avevano alleviato un po’ la solitudine di Jim, si erano presi cura di lui ogni giorno, ma non avevano potuto cancellare la tristezza dal suo cuore.

La mamma quando lo vide gli disse: “Piccolo mio, non ti ho mai lasciato, perché ti ho pensato ogni giorno, ora sto bene e starò con te per sempre.
Sai sono dovuta andare all’ospedale dove vanno gli animali molto malati, e dove altri animali-dottori possono farli guarire.

E poi aggiunse: “Piccolo mio, non piangere più…vedi? Ora la tua mamma è qui con te! Siamo stati aiutati da animali buoni e siamo stati fortunati ad incontrarli. Sono contenta di essere guarita e di essere ora qui con te. Sai Jim, ci sono cuccioli più sfortunati di te perchè rimasti senza genitori, loro sono proprio disperati.”

Giunse finalmente la sera di quel magnifico giorno. La mamma accompagnò Jim in camera per metterlo a letto e gli disse: “Ora stai tranquillo e dormi, tesoro mio, la tua mamma è qui accanto a te!”.

Tratto da Le storie dell'arcobaleno
a cura di Gioia Greifenberg, Paola Fattor, Lara Zanchi
Casa Famiglia San Pio X

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